Le vaccinazioni contro l’infezione da Covid-19:

– non impediscono il contagio (non immunizzano)

– non impediscono la malattia grave e il ricovero

– non impediscono i decessi
– sono sperimentali
– causano molti e
ffetti avversi gravi – possono causare la morte

LO SAPEVI?

Informati ed eventualmente invia una segnalazione direttamente da questa pagina (in basso).

La narrazione ufficiale intorno alla ‘pandemia’ racconta che il Covid-19 produce una malattia incurabile e che solo prevenendo il contagio si può evitare l’ospedalizzazione e il rischio di morte ma gli stessi dati ufficiali raccontano altro: circa l’80 % dei contagiati è sempre stato asintomatico o paucisintomatico (con pochi sintomi) mentre solo una piccola parte (per lo più di persone anziane o con gravi patologie pregresse) ha avuto sintomi gravi ed è deceduta.

Perché dunque voler inoculare con farmaci sperimentali l’intera popolazione, se il rischio di malattia grave sotto i 60 anni è statisticamente nullo? Si vogliono persino vaccinare i bambini (ora anche da 0 a 5 anni).

I VACCINATI NON SONO IMMUNI E SI AMMALANO

Secondo il report ISS del 15 giugno 2022 è ormai evidente che negli ultimi mesi vaccinati (anche con 3 dosi) e non vaccinati si contagiano e subiscono ricoveri (anche in TI) in % simili e addirittura subiscono il decesso (positivi al Covid) con % simili, tranne che nelle fasce d’età over 80. I decessi nelle fasce under 60 tendono come sempre a essere prossimi allo zero sia per i vaccinati sia per i non vaccinati, dunque perché insistere con il volere inoculare tutta la popolazione, tra l’altro introducendo obblighi surrettizi e ricatti sul piano del sostentamento lavorativo che violano non soltanto i principi della nostra Costituzione ma soprattutto i principi del rispetto della dignità umana? Per quanto tempo gli italiani continueranno a sopportare simili vessazioni e minacce alla propria salute?

MALORI IMPROVVISI IN TUTTO IL MONDO

“Nelle ultime settimane i media di tutto il mondo hanno iniziato a mettere in evidenza un fenomeno medico chiamato “sindrome della morte improvvisa dell’adulto” o SADS [cioè MCI “morte cardiaca improvvisa]”. “I fattori alla base della SADS includono miocardite non diagnosticata, condizioni infiammatorie e altre condizioni che causano irregolarità nel sistema elettrico del cuore, innescando così l’arresto cardiaco”. I dati tra gli sportivi, che sono tra i soggetti più controllati al mondo, sono molto indicativi. Quelli compilati dal Comitato Olimpico Internazionale mostrano 1.101 morti improvvise in atleti di età inferiore ai 35 anni tra il 1966 e il 2004, dandoci un tasso medio annuo di 29 per tutti gli sport, mentre solo tra marzo 2021 e marzo 2022, almeno 769 atleti hanno subito arresto cardiaco, collasso e/o sono morti sul campo, in tutto il mondo”. “Tra gli atleti FIFA (federazione internazionale di calcio), la morte improvvisa è aumentata del 420% nel 2021. Storicamente, circa 5 calciatori muoiono durante una partita ogni anno. Tra gennaio e metà novembre 2021, 21 giocatori FIFA sono morti per morte improvvisa”.

Il sospetto killer è la proteina spike, che viene indotta in produzione endogena nei vaccinati dai sieri a mRNA tramite codifica genetica, per stimolare una supposta immunizzazione ma, in realtà, dopo l’inoculazione, si ritrova in tutti gli organi, anche dove è potenzialmente letale, come dimostra uno studio condotto da ricercatori tedeschi di Berlino, Magonza e Dusseldorf che riporta un 98 % di miocardite nei soggetti vaccinati, soprattutto giovani. Dati simili vengono riportati da diversi studi condotti in Israele.

EVENTI AVVERSI DI OGNI GENERE

Sia prodotti a vettore virale (Adenovirus di Scimpanzé) come Astra Zeneca e Johnson & Johnson (vietati in Italia da metà giugno 2021 sotto i 60 anni per le gravi reazioni avverse indotte, lo ricordiamo), sia prodotti a codifica mRNA (come Pfizer e Moderna), possono generare una risposta auto immune incontrollata denominata ADE (Antibody Dependent Enhancement) dal momento che questi vaccini “inducono la produzione di quantità indeterminate della proteina Spike, a differenza dei vaccini convenzionali, che prevedono la somministrazione diretta di una quantità infinitesima del microorganismo o del suo frammento” (Prof. Corrado Perricone, ematologo osp. S. Bono di Napoli). Tra gli E.A. correlati ricordiamo: trombosi con possibile interessamento circolatorio, muscolare e nervoso (paralisi), miocarditi e pericarditi (che nel 50 % dei casi sono invalidanti e nel 5% dei casi sono letali), mieliti ed encefaliti associate ai vaccini mRNA (JKMS Feb 2022), sindromi coronariche ed arresti cardiaci (+ 25% dopo la seconda dose rilevato in popolazione under 40 in Israele – Nature, Apr 2022), epatiti ed epatiti immuno mediate (Journal of Hepatology, Ott 2021 e Apr 2022). Secondo uno studio pubblicato su Jama Cardiology ad Apr 2022 ci sono “rischi di miocardite molto più alti nei ragazzi dai 16 ai 24 anni dopo 2 dosi” (dunque in soggetti che non si sarebbero mai ammalati di Covid). In Italia, i dati ufficiali dell’ultimo rapporto AIFA (aggiornato al 26/03/2022) con farmaco vigilanza PASSIVA parlano di 879 decessi segnalati post vaccino, di cui 27 certamente correlati. Sono dati sottostimati anche perché le autorità sanitarie non mostrano alcun interesse intorno a ciò che si nasconde dietro questi farmaci genici sperimentali, con tutte le responsabilità politiche e penali conseguenti.

Se sospettate di avere avuto un evento avverso più o meno grave a seguito della vaccinazione “Covid-19”, potete compilare il form qui sotto e sarete ricontattati da un operatore sanitario per valutare il caso al meglio:

Condividi con i tuoi contatti: